Clinical Pills – La lingua, un organo dimenticato

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La lingua è un organo con molteplici funzioni: partecipa nei processi di masticazione e deglutizione, permette di rilevare il gusto di ciò mangiamo, ha un ruolo fondamentale nell’articolazione del linguaggio, inoltre ciò che ancora è più trascurata è la sua funzione immunitaria.

La lingua è spesso non considerata in terapia manuale, la sua valutazione e il suo approfondimento in letteratura scientifica è stato oggetto di studio in pochissimi articoli (Bordoni B, Marelli F, Morabito B 2016; Bordoni B, Morabito B, Simonelli M, Nicoletti L, Rinaldi R, Tobbi F, Caiazzo P 2019; Bordoni B, Pellegrini MV 2021).

Se si prende in considerazione l’ aspetto embriologico più in generale del sistema stomatognatico, molti studi approfondiscono lo sviluppo principalmente dell’ articolazione temporomandibolare in cui vengono individuate 3 fasi che definiscono il normale sviluppo embriologico dell’ATM: “blastemic, cavitation and maturation stages” (Merida-Valesco JR, Rodriguez-Vasquez JF, Merida-Velasco JA 1999; Bender ME, MD , Lipin RB , Goudy SL 2018; Takano K, Takahashi N, Ogasawara N, et al 2016).

La biomeccanica muscolare buccale inizia a influenzare lo sviluppo sia osseo che cartilagineo nella fase di cavitazione tra la nona e undicesima settimana, si è notato che il feto in questa fase attiva la muscolatura occlusale che partecipa al corretto sviluppo degli spazi superiori e inferiori dell’ ATM.

Ma come si comporta la lingua nello specifico durante lo sviluppo embriologico?

Il movimento della lingua inizia nel terzo mese di gravidanza (circa 75 giorni) con la deglutizione e in concomitanza con la flessione della testa e delle dita verso le labbra. La deglutizione durante questo periodo è importante per l’ingresso del liquido amniotico e la stimolazione della formazione dei reni e del sistema escretore (Bordoni B, Escher AR 2021; Landouzy JM, Sergent Delattre A, Fenart R, Delattre B, Claire J, Biecq M 2009).

In ambito patologico o disfunzionale, la lingua è in grado di essere influenzata in presenza di patologie sia locali che sistemiche ma al tempo stesso può influenzare il sistema corporeo in modo non fisiologico se è fonte di disfunzioni (Bordoni B, Escher A R 2021).
Una disfunzione linguale può portare il terapista ad indagare e valutare disfunzioni dei muscoli orofaciali e delle labbra, ma può succedere anche il contrario, ciò conferma una stretta correlazione anche tra lingua e sistema miofasciale del viso (Lee J, Pond AL, Sincavage J 2016; Bordoni B, Morabito B, Mitrano R, Simonelli M, Toccafondi A 2018).

Un’ altra correlazione ben confermata dalla letteratura e dalla pratica clinica è quella tra lingua e diaframma. Durante l’ inspirazione la lingua retrude mentre durante l’ espirazione fa il contrario, una disfunzione della lingua può causare disfunzione del diaframma quindi si deduce che quando si hanno disfunzioni respiratorie è utile valutare sia diaframma che lingua (Bordoni B, Zanier E 2013; Bordoni B, Morabito B, Mitrano R, Simonelli M, Toccafondi A 2018). Sempre correlato alla respirazione, in pazienti con OSAS o apnee notturne si presenta spesso disfunzione linguale e questa situazione patologica provoca insonnia, declino cognitivo e possibile depressione e patologie cardiovascolari. A questo proposito ricordo che la lingua non è l’ unica causa, ma spesso la sua partecipazione risulta esclusa o sottovalutata.

Come confermato da molti studi, una concomitanza disfunzionale tra cervicale, cranio, articolazione temporomandibolare e lingua può incorrere a seguito di un colpo di frusta (Bordoni B, Escher AR 2021; Bordoni B, Marelli F, Morabito B 2016; Landouzy JM, Sergent Delattre A, Fenart R, Delattre B, Claire J, Biecq M 2009).
La lingua nell’ essere umano è poco studiata nella medicina occidentale, in particolare per quanto riguarda i suoi ruoli nelle malattie sistemiche.

Nella medicina tradizionale cinese, tuttavia, la lingua occupa un posto speciale (Wu JY 2021).
Diversi studi supportano l’ ipotesi che agisca come un organo immunitario, l’epitelio della lingua funge da efficace barriera di difesa contro grandi quantità di allergeni, immunogeni e agenti patogeni. Cellule immunitarie sono state trovate nell’epitelio linguale nei soggetti umani sani (Gondak et al., 2012) e anche negli epiteli della lingua di altre specie sono stati rilevati vari tipi di cellule immunitarie (Thirion-Delalande et al., 2017). È stato riportato in letteratura che le cellule di Langerhans sono state frequentemente rilevate nei campioni
epiteliali della lingua di soggetti sani di controllo e che queste cellule non erano presenti nei pazienti affetti da sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) (Gondak et al., 2012).

Nonostante negli ultimi anni si concretizzi sempre di più un approccio multidisciplinare per i disordini temporomandibolari, i Diagnostic Criteria utilizzati non considerano il complesso linguale sia nella valutazione che nel trattamento. A Questo proposito però ci sono studi che correlano le disfunzioni linguali e i disordini tempromandibolari. Un esempio è lo studio di Marim GC et al. (2019) in cui si è analizzata la forza della lingua e le disfunzioni masticatorie e della deglutizione in pazienti con DTM. Come è ben noto, i pazienti con disordini temporomandibolari vengono valutati anche per le algie e le funzioni motorie orofacciali, ma ci sono aspetti che devono essere ancora esaminati tra cui le possibili disfunzioni della lingua in termini di forza e incordinazione durante la masticazione e deglutizione che possono a loro volta creare alterazione del sistema fasciale del viso definito SMAS (superficial musculoaponeurotic system) (Whitney ZB et al. 2021).

Ad oggi ciò che emerge in maniera sempre più diffusa in letteratura scientifica e in ambito clinico è che i pazienti con TMD presentano un posizionamento inappropriato della lingua accompagnato da apparente contrazione dei muscoli periorali e quest’ ultimo aspetto lo si è notato anche in paziente con respirazione orale (Weber P et al 2013; Ferrerira CL et al. 2009).
I pazienti con disfagia presentano un aumentata attivazione dei muscoli temporali e masseteri unitamente al tempo più lungo per eseguire una deglutizione e ciò si verifica per la necessità di compensare la ridotta ampiezza di contrazione dei muscoli sopraioidei, questi muscoli agiscono insieme alla lingua per svolgere funzioni orofacciali e dunque si può supporre che possano creare disfunzioni linguali e viceversa (Hori K et al 2006; Matsuo K et al 2008).

Conclusioni

In conclusione è possibile confermare che c’ è ancora tanto da scoprire sulle possibili correlazioni tra lingua e vari distretti corporei. Ad oggi gli studi sopra citati ci dimostrano come la lingua può essere coinvolta in innumerevoli patologie o disfunzioni, dai più comuni e approfonditi disordini temporomandibolari ad ambiti ancora da chiarire come le correlazioni tra lingua e sistema immunitario.

I risultati attuali di studi interessanti come quello di Marim GC et al. (2019) mostrano che i pazienti con TMD avevano una forza della lingua ridotta e che minore è la forza della lingua, maggiore è l’auto-percezione della difficoltà nella masticazione e la compromissione delle funzioni orofacciali. Questi risultati indicano che una ridotta forza della lingua può contribuire a modelli disfunzionali di masticazione e deglutizione e alla ridotta capacità funzionale nei pazienti con DTM, oltre all’effetto che può avere su nocicezione, dolore e sensbilizzazione centrale e periferica.
In tanti ambiti disfunzionali e patologici citati in questo articolo il terapista dovrebbe prendere in considerazione la valutazione e, se necessario, il trattamento del sistema linguale per ottenere risultati ottimali associato a valutazioni e trattamenti specifici per ogni singolo caso clinico, tutto ciò comporterebbe anche la collaborazione di un lavoro di equipe mutidisciplinare per la formulazione di un piano terapeutico finalizzato alla riequilibrio funzionale, riducendo così per esempio i limiti dei pazienti con TMD o prevenendo l’aggravamento o il perpetuarsi di altre disfunzioni correlate al sistema
linguale.

Buona osteopatia a tutti
Filippo Tobbi Osteopath
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FilippoTobbiOsteopath

BIBLIOGRAFIA:

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